Dicono di noi

Credo più necessario che mai, in questo momento
storico, che, al di là dell’esistenza dei parchi e delle
aree protette in generale, ci sia un’iniziativa privata
di gestione dei boschi e della biodiversità come
quella portata avanti dal Fondo Forestale Italiano.
Non siamo infatti tranquilli: il consumo di suolo e le
cementificazioni avanzano e gli spazi boschivi,
anche se in aumento per abbandono, sfuggono
all’osservazione e sono esposti ad ogni rischio.
All’orizzonte si profilano inoltre minacce ispirate ad
una gestione disinvolta del territorio. Eppure è
diffuso, in tanta parte della società, il desiderio di
operare per la tutela dei beni ambientali.
È necessario pertanto associarsi, scambiare
comunicazioni ed esperienze e riuscire a proporsi
come modello di gestione, al fine di costruire un
fronte unico. Sono certo che ad un promettente
inizio possa seguire una realtà sempre più
importante di boschi di proprietà o affiliati
all’interno del F.F.I., dando forma a passioni e
desideri di tutela e ripristino. In un mondo sempre
più virtuale questo è un compito ineludibile.
Sappiamo quanto il contatto con la natura e la
presenza di aree di wilderness siano importanti per
la nostra vita e per la comunità. Al di là di questo,
dobbiamo rispettarle e proteggerle anche per il loro
valore intrinseco.
Facciamo in modo che le future generazioni possano
ogni tanto abbandonare gli spazi virtuali ed andare a
conoscere qualcosa di non creato dall’uomo. La
sopravvivenza della natura è la nostra stessa
sopravvivenza.

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.