Dicono di noi

Peter Zeller
Peter Zellerprofessore universitario
Credo più necessario che mai, in questo momento storico, che, al di là dell’esistenza dei parchi e delle aree protette in generale, ci sia un’iniziativa privata di gestione dei boschi e della biodiversità come quella portata avanti dal Fondo Forestale Italiano. Non siamo infatti tranquilli: il consumo di suolo e le cementificazioni avanzano e gli spazi boschivi, anche se in aumento per abbandono, sfuggono all’osservazione e sono esposti ad ogni rischio. All’orizzonte si profilano inoltre minacce ispirate ad una gestione disinvolta del territorio. Eppure è diffuso, in tanta parte della società, il desiderio di operare per la tutela dei beni ambientali. È necessario pertanto associarsi, scambiare comunicazioni ed esperienze e riuscire a proporsi come modello di gestione, al fine di costruire un fronte unico. Sono certo che ad un promettente inizio possa seguire una realtà sempre più importante di boschi di proprietà o affiliati all’interno del F.F.I., dando forma a passioni e desideri di tutela e ripristino. In un mondo sempre più virtuale questo è un compito ineludibile. Sappiamo quanto il contatto con la natura e la presenza di aree di wilderness siano importanti per la nostra vita e per la comunità. Al di là di questo, dobbiamo rispettarle e proteggerle anche per il loro valore intrinseco. Facciamo in modo che le future generazioni possano ogni tanto abbandonare gli spazi virtuali ed andare a conoscere qualcosa di non creato dall’uomo. La sopravvivenza della natura è la nostra stessa sopravvivenza.
Mario Rossi
Mario Rossi@username
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.
Peter Zeller Professore

Credo più necessario che mai, in questo momento storico, che, al di là dell’esistenza dei parchi e delle aree protette in generale, ci sia un’iniziativa privata di gestione dei boschi e della biodiversità come quella portata avanti dal Fondo Forestale Italiano. Non siamo infatti tranquilli: il consumo di suolo e le cementificazioni avanzano e gli spazi boschivi, anche se in aumento per abbandono, sfuggono all’osservazione e sono esposti ad ogni rischio. All’orizzonte si profilano inoltre minacce ispirate ad una gestione disinvolta del territorio. Eppure è diffuso, in tanta parte della società, il desiderio di operare per la tutela dei beni ambientali. È necessario pertanto associarsi, scambiare comunicazioni ed esperienze e riuscire a proporsi come modello di gestione, al fine di costruire un fronte unico. Sono certo che ad un promettente inizio possa seguire una realtà sempre più importante di boschi di proprietà o affiliati all’interno del F.F.I., dando forma a passioni e desideri di tutela e ripristino. In un mondo sempre più virtuale questo è un compito ineludibile. Sappiamo quanto il contatto con la natura e la presenza di aree di wilderness siano importanti per la nostra vita e per la comunità. Al di là di questo, dobbiamo rispettarle e proteggerle anche per il loro valore intrinseco. Facciamo in modo che le future generazioni possano ogni tanto abbandonare gli spazi virtuali ed andare a conoscere qualcosa di non creato dall’uomo. La sopravvivenza della natura è la nostra stessa sopravvivenza.

Testimonial #2 Designation

Review Text

Testimonial #3 Designation

Review Text