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Il Fondo Forestale Italiano tiene fede agli impegni e sottrae ai tagli 7 ettari di bosco

  • redazione del FFI
  • 2 Febbraio 2020
  • 3 Responses

Grazie alle donazioni fatte da oltre 100 privati cittadini e da una impresa commerciale, l’associazione ha acquistato 7 ettari nel comune di Scheggino (PG). 

Si tratta del primo terreno acquistato dal Fondo Forestale Italiano Onlus, l’associazione che crea nuovi boschi e conserva boschi esistenti senza effettuarci tagli a scopo economico. 

I terreni acquistati sono in massima parte coperti da bosco fino ad oggi governato a ceduo, ossia periodicamente tagliato per produrre legna da ardere. Ovviamente non saranno più fatti tagli a scopo economico e, quando sarà il momento, si metteranno in pratica le tecniche silvicolturali strettamente necessarie a convertire il ceduo in fustaia. In questo modo gli alberi potranno crescere forti e robusti e diventare d’alto fusto. Il FFI identifica questi terreni col codice P0002.

Una piccola area a prato di 2000mq lungo il fiume Nera sarà invece piantata con  alberi adatti a vivere in zone ricche d’acqua, quali il Carpino Bianco e la Farnia e  col tempo diventerà un boschetto dall’aspetto naturale. Il FFI identifica questo terreno col codice P0003.

L’acquisto dei 7 ettari non è la prima iniziativa a favore dell’ambiente del Fondo Forestale Italiano. Infatti l’associazione già un anno e mezzo fa ha piantato ghiande in un terreno ricevuto in dono a Viterbo (codice P0001). Ghiande che oggi si sono trasformate in bellissime quercette che non subiranno mai l’attacco delle motoseghe!

L’ambientalismo italiano si arricchisce quindi di un’associazione che agisce concretamente per cambiare le cose. 

Il Fondo Forestale Italiano utilizza la proprietà privata per garantire al massimo la protezione ai propri boschi che, però, considera patrimonio ambientale delle comunità locali e pertanto lascia che siano gestiti da soci locali, nel rispetto dei principi dell’associazione. 

La proprietà privata costa, quindi il Fondo Forestale Italiano necessita di donazioni, in denaro e in terreni, per poter svolgere il proprio compito.

Senza il sostegno dei privati cittadini e delle aziende, il Fondo Forestale Italiano non può operare anche perché il suo statuto gli impedisce di trarre profitto dai terreni che riceve o acquista: non li può vendere, non vi può tagliare alberi a scopo economico e non può neppure cederne le quote di CO2!

Puoi sostenere il Fondo Forestale Italiano anche col tuo 5×1000
aiuti l’associazione senza spendere nulla!
CF: 91030740608 


Il FFI ringrazia ogni singolo donatore che ha partecipato alla realizzazione dell’Oasi di Scheggino:

Giuseppe, Walter, Giuliana, Suzanne, Laura e Davide, Erika, Celestino, Mauro, Stefano, Adriana, Silvia, Marco, Tommaso, Cora, Irene, Sofia, Gabriele, Marco Ercole, Luciano, Serena, Giovanni Maria, Domenico, Donatella, Pietro, Laura, Leopoldo, Renato, Marco, Teresa, Andrea, Gianluca, Gabriele, Mauro, Stefano, Laura, Giovanni, Claudia, Carmen, Mara, Giovanni, Ivo, Maria Grazia, Severo, Stefano, Francesco, Carlo, Paolo, Ugo, Ruth Miriam , Luisa , Luciano Rodolfo, Michele, Giancarlo, Dino , Stefania, Marco, Alessandro, Francesco, Renato, Maurizio, Elisabetta, Susanna , Liliana, Claudia, Stefano, Luca, Marco, Roberto, Cristiana , Elisa, Aurora, Elisa, Stefano, Patrizia, Luca, Tessa, Marco, Edoardo, Gianluca, Pierpaolo, Patrizia, Claudio, Paola e Pietro, Enrico, Silvio, Ludovico, Marina, Marco, Anna, Martina, Giovanni Francesco, Marco, Roberto, Ugo, Francesco, Roberto, Cesare, Simone, Paolo, Lucio, Raffaele, Giovanni Battista, Matteo, Fabrizio Fausto, Teresa Mira, Matteo, Stefano, Luka, Diego, Antonio, Valentina, Daniele, Antonella.

L’associazione ringrazia anche coloro che sulla propria pagina Facebook hanno aperto una raccolta fondi a favore del FFI: Diego, Nina, Francesca, Walter.

Il FFI ringrazia anche Marco e la sua famiglia per la pazienza che hanno avuto nell’aspettare la fine del Crowdfunding.

Un ringraziamento anche a Paola e Alberto che per primi hanno creduto nel FFI e gli hanno donato P0001, il terreno a Viterbo nel quale a Ottobre 2018 il FFI ha seminato ghiande, ora diventate belle quercette. 

Vista invernale dall’Oasi di Scheggino. Si noti il verde delle chiome dei Pini d’Aleppo, le origini della presenza di questo albero in Valnerina sono avvolte nella leggenda.
ph. Cristiano Fedi
Vista invernale dall’Oasi di Scheggino.
ph. Cristiano Fedi

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