
Nel cuore del terreno che il Fondo Forestale Italiano custodisce a Viterbo, c’è un prato speciale. Lo abbiamo chiamato “La nostra Numero 1”, ispirandoci alla mitica moneta di Paperon de’ Paperoni.
Non per il suo valore economico, ma per quello affettivo e simbolico: rappresenta il primo passo concreto che abbiamo fatto verso la creazione di un nuovo bosco.
Un gesto semplice, una festa collettiva
Era l’ottobre del 2018 quando, insieme a un gruppo di volontari, abbiamo dato vita a una giornata che è stata prima di tutto una festa della natura.

Abbiamo raccolto a mano ghiande provenienti da un unico bosco vicino, scelto con cura le migliori per favorire l’attecchimento. Poi, una dopo l’altra, le abbiamo piantate: scavando buche, segnando ogni punto con una canna, lavorando con entusiasmo e speranza.
Ogni gesto era animato da un amore sincero per la terra e per ciò che poteva nascere da essa.
Una crescita lenta, ma tenace

Non tutte le ghiande hanno superato le prove del tempo: i cinghiali, la siccità e il clima estivo hanno messo a dura prova la loro resistenza. Ma molte ce l’hanno fatta.
Oggi sono piccole querce, ancora giovani, ma forti e tenaci.
In tutti questi anni non le abbiamo mai lasciate sole. Abbiamo effettuato controlli periodici, e nei mesi estivi siamo tornati con taniche d’acqua per aiutarle a superare le fasi più critiche.
Un bosco che emoziona

Recentemente, il presidente della Fondazione, Emanuele lombardi, ha effettuato un sopralluogo, documentando la crescita del bosco in un breve video. Rivedere oggi “La nostra Numero 1”, anche se ancora all’inizio del suo cammino, è stato emozionante.
È la prova concreta che anche i piccoli gesti, se curati nel tempo, possono diventare grandi segni di speranza.
Quì trovi il video completo:
Un atto di fiducia nel futuro
“La nostra Numero 1” è molto più di un prato con delle querce: è un simbolo di fiducia.

In un tempo fragile, segnato dalla crisi climatica e dall’incertezza, questo piccolo bosco ci ricorda che il futuro si costruisce oggi, con gesti concreti, radicati nella terra. Proprio come una ghianda che diventa quercia.
Abbiamo bisogno di azioni silenziose che guardino lontano. Di persone disposte a piantare alberi, anche se non ne vedranno mai l’ombra. Perché il futuro ha bisogno di radici forti, oggi.
“La nostra Numero 1” è il nostro modo di coltivare speranza. Un bosco nato da un seme, cresciuto con cura, dedicato a chi verrà.
Una risposta
Io ho regalato querce nate da giada piantata da me a una mia amica che ha il terreno.