Tutte le donazioni al FFI sono deducibili/detraibili fiscalmente

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Puoi donare anche mediante bonifico bancario indicando il nostro IBAN IT85O0501803200000016732570  bic/swift ETICIT22XXX e scrivendo nella causale “erogazione liberale cf5” seguita dal tuo Codice Fiscale. Poi clicca qui per ottenere la ricevuta detraibile fiscalmente.

Ogni donazione sarà riportata nell’ Albo d’Onore del Bosco delle Sette Valli. Se preferisci che il tuo nome non vi compaia clicca su “Voglio che questa donazione sia anonima” e, se fai un bonifico, aggiungi “privata” nella causale 

Il Bosco delle Sette Valli nelle gole del Fersinone è esteso 90 ettari, è nel Comune di Marsciano (PG) ed è di grande interesse naturalistico.

E’ in vendita e sarà certamente sottoposto a tagli da chi lo acquista. L’unico modo per evitare che ciò accada è che sia il FFI ad acquistarlo.

Il prezzo concordato è di 135000€ cui dovremo aggiungere le spese notarili e le tasse.

Il FFI chiede il sostegno di tutti, privati e aziende,
per poter portare a termine l’acquisto.

Nessuna donazione andrà persa perchè se non riusciremo ad acquistare l’intero bosco, ne acquisteremo una parte  proporzionale alla cifra raccolta.

Il bosco è denominato così perché solcato al suo interno da altrettanti piccoli fossi di scolo, lunghi poche centinaia di metri e in forte pendenza, confluenti direttamente nel torrente Fersinone.

Il bosco è attraversato dall’omonimo “Sentiero delle Sette Valli”, che unisce l’abitato di Migliano – situato su due colli adiacenti – con il fondovalle dove si trovava il Mulino Rotaprona (ora in stato di rudere) funzionante con l’acqua del torrente.

Il torrente Fersinone, è il maggior affluente del Nestore, a sua volta tributario del Tevere  e sostiene la presenta di 7-8 specie ittiche. Costituisce un ambiente di particolare pregio nell’ambito di tutto il bacino del Tevere, poiché è uno dei pochi corsi d’acqua che abbia conservato un elevato grado di naturalità ed integrità dal punto di vista ittico-faunistico.

Nel letto del torrente ci sono alcune pozze circondate da rocce – profonde fino a qualche metro – chiamate ‘borgoni’, dove l’acqua rimane anche d’estate e permette la sopravvivenza delle specie acquatiche.

Il Sentiero delle Sette Valli scende trasversalmente a mezza costa con pendenze moderate, superando i fossi quasi sempre asciutti e agevolando il transito attraverso rupi e strapiombi di rocce affioranti, la più grande delle quali prende il nome di Ripafalcaia.

La Buca del Diavolo è un androne sulle pareti a strapiombo sovrastanti la riva sinistra del torrente Fersinone e mostra un breve sistema di gallerie e cunicoli. Ha un particolare interesse archeologico e paletnologico, poiché vi sono state rinvenute diverse tracce delle civiltà preistoriche che abitarono questi luoghi nel Paleolitico, come ad esempio punte di freccia ed utensili di uso quotidiano (reperti conservati al Museo Archeologico di Perugia).

Nel vicino fondovalle si trova una distesa rocciosa e varie strettoie attraversate dal torrente: questo ambiente suggestivo è denominato Forra Rosa.

Il Bosco delle Sette Valli continuerà ad essere una proprietà privata come è oggi, solo che il proprietario non sarà più una persona fisica, ma una fondazione, il Fondo Forestale Italiano ETS (Ente del Terzo Settore, ossia no profit)

Il FFI acquista boschi non come investimento economico ma al solo scopo di permettergli di diventare scrigni di biodiversità dove flora e fauna possano vivere senza interventi, manomissioni e inutili presenze umane.

I boschi del FFI, anche se sono conservati intatti a vantaggio di tutti, sono luoghi naturali volutamente lasciati allo stato selvatico e non sono attrezzati, pertanto non sono adatti alla ricreazione, alle vacanze o agli sport. E’ anche per questo motivo che il FFI non invita nessuno a entrare nei propri boschi, anche se non li recinta.

Il Sette Valli per il FFI è un caso particolare in quanto il bosco contiene un sentiero già utilizzato. Una volta acquistato il bosco, il FFI non impedirà che, seppur con le dovute precauzioni, la gente percorra il sentiero ma, fatti salvi gli usi “tradizionali” dei bagni nel Fersinone, il FFI non vorrà che il bosco diventi un luogo frequentato in lungo e in largo da umani, siano essi turisti, sportivi o altro.

Il FFI non intende oggi fare passi per limitare la caccia e la raccolta funghi nel bosco delle Sette Valli, ma è nell’ordine delle cose che queste attività nel tempo potranno essere limitate utilizzando gli strumenti offerti dalla legge e dai regolamenti.

Il progetto è sostenuto da molte persone, anche grazie alle tante e interessanti iniziative messe in campo, non solo dai Volontari del FFI

Il Corriere dell'Umbria 19 Ottobre 2024