Fondo Forestale Italiano estabilished a network of lands and woods in which biodiversity is preserved by means of not logging for economical purposes. The network is made of FFI properties and affiliated properties, being the latter other's private properties managed by their owner who comply to a small set of FFI rules.
Private properties autonomously managed by their owners who accept to follow a small set of FFI rules which don’t admit logging for economical purposes.
Lands and woods donated to FFI or bought by it.
Each property is managed by a local group of FFI activist which grant a fair use by local community, according to FFI rules.
Quasi 10 ettari di bellissimo bosco adagiato sulla montagna. Alberi d'alto fusto di varie specie.
Un bel bosco in ricrescita di 1,5 ettari
6000mq arrampicati sopra Maccagno, sul Lago Maggiore donati da Luciana e Roberto.
Un bosco di quasi due ettari, un'altro di 4000mq e un piccolo prato lungo il torrente, il tutto a Luserna S.Giovanni in provincia di Torino.
Grazie a Gianni che ha donato al FFI questi 6 ettari di bosco in Liguria.
Si compone di due parti nel comune di Giove (TR): una sulla vecchia strada Porchianese e una in località Cerreto
Terreno che fa parte del bosco della "Bandita"
I 3 ettari, donati al FFI da Gianfranco e famiglia, comprendono i resti di un mulino ad acqua che era alimentato da due gore ormai ricoperte. Ecco perché la zona è indicata come "Molin Vecchio".
Il terreno ha un’estensione di circa 1,3 ettari; è posizionato a un’altitudine compresa tra 480 e 525 m (in località Pieve Petroia, comune di Perugia), alle falde sud-occidentali di Monte Tezio.
Due ettari in un promontorio bellissimo a Bonassola (SP)
Sono stati donati al FFI dalla signora Carla, che ringraziamo tantissimo.
Terreno ricevuto in donazione dai fratelli Marulli.
8 hectares of wood which will never be logged again.
Terreno donato dalle quattro sorelle Domenichini.
Bellissimo bosco di castagni e noccioli. Tenuto a ceduo probabilmente fino a uno o due decenni fa, al suo interno passa una linea di media tensione e quindi quella parte è tenuta senza alberi.
Piccolo bosco di 4000 mq in pendenza sulla destra orografica del torrente Buthier, nei pressi di Valpelline (AO).
Bosco ceduo invecchiato di quercie donato al FFI da Leonardo Cordelli. Attraversato dalla Via Francigena.
Pratello igrofilo monofitico ad Artemisia verlotiorum. Il FFI vi ha messo a dimora specie arboree igrofile cercando di fare acquisire al soprassuolo con il passare del tempo caratteri di naturalità.
Terreno di circa 7 ettari nel comune di Scheggino (PG) ed è boschivo. Il bosco fino ad oggi è stato soggetto a ceduazione periodica, ma non sarà più tagliato a scopi economici. Lo abbiamo acquistato, insieme a P0003, grazie alle offerte di oltre 100 privati che nel 2019 hanno risposto al crowdfunding del FFI e alla elargizione liberale di una nota ditta commerciale.
P0001 è il nostro primo terreno, consiste in circa 5000mq e ci è stato donato da una generosa coppia di Viterbo. Metà era già forestata e l'altra metà l'abbiamo seminata con ghiande nell'Ottobre del 2018. Non è un vasto terreno, ma per noi riveste un grande valore poiché è la prima realizzazione pratica della nostra idea: creare boschi che non saranno mai tagliati a scopo economico.
Il proprietario che ha affiliato questi suoi terreni non ci ha ancora mandato foto o informazioni su di essi. Appena le avremo le troverete qui!
Siamo in provincia di Massa Carrara, quindi Toscana ma molto molto vicini al crinale di confine con l'Emilia, a circa 8km dal famoso PASSO DELLA CISA (1040 mt).
Nell'estate 2008 acquisto da contadini oramai emigrati in Australia da 50 anni un terreno di 13500mq con annesso rovine di una torre o edificio completamente sommerso dalla vegetazione presso l'antica via Francigena.
Circa 21 ettari di boschi di faggi, querce e castagni e, in parte di terreno incolto. In buona parte è in terreno scosceso e interessato da corsi d'acqua. E' situato a Pian di Mezzo e a Vizzà nel Comune di Sesta Godano (SP)
Un’area di 36 ettari, in unico corpo, coltivata fino a 20 anni fa, ma poi abbandonata, probabilmente perché poco produttiva. Sul terreno insistono delle linee di elettrodotto, che lo rendono poco appetibile per l’edificazione, inoltre presenta aree a rischio idro geologico. Confina con una strada comunale e per gli altri tre lati con altrettanti fossati.
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Il Fondo Forestale Italiano Onlus preserva la biodiversità conservando e creando boschi su terreni di cui acquisisce la proprietà. Tutti i boschi sono lasciati nel loro stato naturale, senza tagli a scopo economico.