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Prima ci lasciano poi ci copiano

disegno di Angel Boligan Corbo

L’idea del FFI nasce nel 2017 ad un privato cittadino che voleva darsi da fare per migliorare la situazione ambientale e come strumento immaginò un’associazione onlus che creasse nuovi boschi e proteggesse quelli esistenti utilizzando la proprietà privata come mezzo.

Egli contattò un professore universitario in materie forestali per capire se l’idea stesse in piedi. L’idea piacque al punto che il professore sarà poi socio fondatore dell’associazione. Il privato cittadino creò allora un sito web dove descrisse scopi e mezzi della futura associazione e vi pubblico lo Statuto che nel frattempo aveva pensato. Anche utilizzando Facebook,  cercò  compagni di viaggio che credessero nell’idea e ne trovò una decina. Con l’aiuto di uno di essi migliorò lo Statuto.

Fu così che il 20 Giugno 2018 si costituì dal notaio  l’associazione Fondo Forestale Italiano che in seguito ottenne il riconoscimento di Onlus.

Il 20 Marzo 2020 è stata creata su Facebook una pagina dal nome assonante con “Fondo Forestale Italiano” e con un “manifesto” molto simile a quello del FFI, essendo praticamente identici gli scopi, i mezzi e perfino il linguaggio utilizzato.

Queste similitudini non devono sorprendere perché tra i creatori della pagina  ci sono alcuni soci del FFI che nel Novembre 2019 si sono dimessi dall’associazione.

Che altri perseguano i nostri stessi scopi utilizzando gli stessi mezzi ci fa piacere, sia per il bene dell’ambiente sia perché conferma la bontà del nostro agire.

Non che abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica che ciò che facciamo è giusto! Lo capiamo da soli: nei mesi successivi le dimissioni abbiamo portato a termine una raccolta fondi per circa 18000€ coi quali abbiamo acquistato 7 ettari di bosco ceduo che non taglieremo più e 2000mq di prato che imboschiremo. Abbiamo contatti per altre affiliazioni e ne abbiamo conclusa una. Ancora non ne abbiamo dato la notizia ufficiale, ma abbiamo anche ricevuto una nuova donazione di 1.3 ettari di bosco di quercia pronto al taglio, taglio che non avverrà più! E stiamo per lanciare un altro crowdfunding per estendere la nostra proprietà in quel bosco.


Il FFI non è un’associazione scientifica e, al momento, non ha un Comitato Scientifico come normalmente lo si intende e si affida alle competenze di soci e attivisti e  quando esse non ci bastano per piantare con successo alberelli o per far liberamente evolvere i nostri boschi, allora facciamo ricorso alle migliori professionalità presenti nei territori in cui ricadono i nostri progetti di conservazione e imboschimento.  Siamo pertanto liberi dai numerosi e frequenti conflitti e personalismi del mondo scientifico. 

Non siamo i soli ad aver scelto questa strada, recentemente un’altra associazione ha acquistato ben 33 ettari di terreno e solo dopo ha chiesto una consulenza scientifica su come gestirlo.


PS: Il FFI è un’associazione “del fare” e non di “leoni da tastiera”, infatti non siamo mai entrati nelle dinamiche di altri gruppi o associazioni.  Chiediamo scusa a voi lettori se questa volta l’abbiamo dovuto fare, ma era necessario a vostra tutela, per evitarvi inutili e fuorvianti confusioni.

 

L’attuale logo del Fondo Forestale Italiano
il precedente logo del Fondo Forestale Italiano, usato dal 2018 al 17 maggio 2020

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